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Posts Tagged ‘prato’

Traffico , rumori strani , un aereo che parte ed uno che atterra…quando solo la radio ti tiene compagnia , solo una canzone può farti iniziare la giornata nel modo migliore…

perchè sei un essere speciale , ed io avrò cura di te…

ora sai cosa mi ha ispirato il buongiorno stamani

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IL MARGARITA

INGREDIENTI : 5/10 tequila; 3/10 triple sec; 2/10 succo di lime o limone.IN ALTERNATIVA ALTRE PERCENTUALI SONO :2:1:1 = 6:3:3 (50% tequila, 25% Triple Sec, 25% fresh lime juice). 3:2:1 = 6:4:2 (50% tequila, 33% Secondo ingrediente, 17% succo di lime).3:1:1 = 6:2:2 (60% tequila, 20% Secondo ingrediente, 20% succo di lime). 1:1:1 = 6:6:6 (33% tequila, 33% Secondo ingrediente, 33% succo di lime).

PREPARAZIONE :Inumidire il bordo con del succo di lime. Passarlo nel sale fino. Porre il bicchiere in freezer e farlo raffreddare. MIX : Shaker BICCHIERE : coppa “margarita” o doppia coppa cocktail

IL COCKTAIL E LA SUA STORIA :Dal colore bianco avorio, con una invitante decorazione di sale, il drink è ricco di intensi e persistenti profumi di limoni, lime, arancia e arancia amara e di vegetale, tipico del tequila. Il cocktail ha un buon corpo abbinato a gusto abbastanza secco e decisamente caldo, che pian piano lascia il posto a una grande freschezza, preludio di uno splendido equilibrio di sapori. Le note saporite del sale e del distillato base riportano alla mente il ricordo di terre lontane.E’ uno dei più noti cocktails che hanno come base la tequila ed è ancora oggi uno dei più richiesti. L’origine del nome è intrigante, un insieme di romanticismo e femminilità. L’attrice americana Marjorie King era ospite del Ranch La Gloria Club di Tijuana (Messico), il cui proprietario era Danny Herrera. Quando egli scoprì che l’attrice era allergica a qualsiasi liquore eccetto che al tequila, preparò il cocktail e gli diede il nome di Margarita, che è l’equivalente di Marjorie nella lingua messicana. In Messico è considerato Bevanda National.

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In fondo , siamo tutti dentro ad un grande circo in attesa che qualcuno riesca a domarci …

So che dovrei scrivere più spesso, so che la rubrica dovrebbe uscire una volta a settimana almeno e per questo vi chiedo scusa. Ho rinziato un università che più passa al tempo più diventa deludente e per farvi capire cosa è cambiato ve lo dico con una scena del film che da il titolo a questo blog..

 

 Comunque non è che mi sposo

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La Guinness è una famosa birra di tipo stout o di tipo porter prodotta dalla Arthur Guinness Son & Co., una fabbrica di birra irlandese fondata a Dublino nel 1759 da Arthur Guinness nella celebre St. James’s Gate Brewery.La birra si presenta scura, quasi nera, con una schiuma chiara o bianca, molto compatta. Il gusto è decisamente amarognolo, corposo e facilmente riconoscibile. Da notare che la Guinness appare scura alla vista, ma il colore vero è molto simile al rosso rubino (è possibile notarlo guardandola controluce).Prodotta con acqua, orzo maltato, orzo non maltato tostato, luppolo e lievito prende il colore e il sapore tipico da un particolare procedimento di tostatura e cottura dell’orzo. La birra inoltre è pastorizzata e filtrata, per un procedimento di produzione e fermentazione che dura circa 10 giorni.L’acqua utilizzata proviene da Lady’s Well situata nelle Wicklow Mountains. In Italia, soltanto i distributori ufficiali Guinness servono alla spina la varietà prodotta con quest’acqua, mentre la maggior parte degli altri locali importano una varietà prodotta con acqua di origine per lo più olandese. La differenza tra le due varietà emerge soprattutto nella corposità della birra e nella cremosità della schiuma, maggiori in quella prodotta con l’acqua irlandese.Altra caratteristica fondamentale è che tale birra è spillata tramite azoto anziché in anidride carbonica: l’azoto non si disperde nel liquido, rendendo la Guinness una birra “ferma”, con meno bollicine e creando la compatta.È servita nel tipico bicchiere dal design a campana rovesciata, da una o mezza pinta.È venduta anche in lattine, acquistabili nei supermercati. Le caratteristica schiuma lattine contengono una piccola sfera di materiale plastico che consente la formazione del cappello di schiuma al momento del riempimento del bicchiere, come avverrebbe se fosse spillata da una spina. Un meccanismo analogo lo si può trovare anche nelle bottiglie, dove invece di esserci una sfera, è contenuto un piccolo oggetto a forma di “razzetto” con delle piccole eliche ai lati, in modo tale che la birra, fuoriuscendo dal collo della bottiglia, lo faccia roteare leggermente permettendo la formazione della classica schiuma corposa.

LA STORIA : Arthur Guinness ha incominciato a produrre birra a Leixlip per poi trasferirsi alla celebre St. James’s Gate Brewery, a Dublino nel 1759. Tale sito era abbandonato ed affittato a Arthur Guinness per 45 sterline all’anno per un contratto lungo 9000 anni (a tasso nominale invariato, dunque con l’inflazione il canone annuo si è col tempo ridotto a un’inezia), che scadrà quindi nel 10759. Per quanto la Guinness sia la birra nera per eccellenza e quantomeno la più conosciuta, il particolare procedimento stout di tostatura non fu inventato da Arthur Guinness, ma è risalente ad almeno 50 anni prima della sua nascita.

VARIANTI:Per incontrare il gradimento mondiale di tale birra, nel tempo furono create parecchie varianti sia inerenti alla gradazione alcolica sia al tipo di contenitore utilizzato: attualmente la Guinness è distribuita in bottiglia, lattina, fusto domestico o da bar e venduta praticamente in tutto il mondo con gradazioni alcoliche differenti e gusti più o meno amarognoli.

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